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Visualizzazione dei post da febbraio, 2018

THE POST - STEVEN SPIELBERG

A spetto primo rassicurante è che Spielberg sa come sottrarsi al commento didascalico, ribadendo una capacità di racconto che tutela l’integrità (e, non di rado, l’autonomia) drammaturgica del personaggio, di cui rilancia la complessità sfaccettata. Il secondo è l’ampio respiro di propositi: la trafila di origine etica (a tratti un po' programmatica, forse) che conduce alla riesumazione dell’onere del giornalista si accompagna, difatti, a un discreto  reminder sulla questione di gender , ampliando la portata dialettica del film; non è un caso che pure gli interni, in tal senso, sottendano un’indagine di contesto. E così, mentre la Streep - ancora una volta eccelsa - combatte per la legittimità del proprio ruolo (in quanto erede, ma ancora prima in quanto donna), contro un’ élite collegiale di forte presenza maschile e minacciosamente maschilista, Hanks rivendica il diritto all’informazione e alla verità, riscattando la stampa dalla morsa letale dell’omertà. Questo cutan

CALL ME BY YOUR NAME - LUCA GUADAGNINO

C iò che noto è che nel film di Guadagnino c’è questo desiderio assopito, addomesticato che pure quando esplode ha la seducente e filtrata trasparenza di un riverbero. C’è questa eco garbatamente lasciva, una melodia remota che richiama il dionisiaco, sollecitandolo. E poi c’è questa bellezza mai austera della natura, con tutto il suo tessuto prezioso di simboli e segni. Ci sono corpi bagnati di luce o scrutati nella penombra delle persiane accostate, quelli che risorgono dalle acque, metalliche reliquie di un aureo mondo inabissato. C’è il capriccio implacabile dell’adolescenza, lo smarrimento dei primi sussulti; l’Eden placido e rigoglioso della giovinezza, in cui consumare i primi frutti succosi o bagnarsi nelle acque fresche di una fonte quasi metafisica. Nulla dello spirito del bellissimo racconto di Aciman si è perso, anzi. Guadagnino restituisce un’attinenza quasi tattile alle cose, una riverenza al mondo da grande esteta e autore (i cui maestri sono ben noti) qu